di Luca Baldazzi – Esce il Rapporto Espad 2024. Titolo: “Sotto la superficie – Le nuove sfide dell’adolescenza tra rischi e quotidianità”.

    Realizzato dai ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc), lo studio rientra all’interno del progetto europeo European school Survey Project on Alcohol and other Drugs (Espad), ed ha coinvolto un campione rappresentativo di 20.201 studenti delle scuole superiori (52% maschi, 48 femmine) italiane tra i 15 e i 19 anni, analizzandone i consumi e le abitudini in relazione ai comportamenti a rischio.

    Dallo studio emerge un preoccupante consumo di  psicofarmaci assunti senza prescrizione medica e che riguarda il 12% degli studenti nell’ultimo anno (16% tra le ragazze e 7,5% tra i ragazzi). A venire consumati per la maggiore sono le medicine per favorire il sotto, usate dai 3/4 degli intervistati, mentre seguono quelle per il controllo del peso e per acuire l’attenzione e limitare l’iperattività. Al 2024 risulta come 1 studente su 5 ha fatto uso di questi farmaci, senza prescrizione almeno una volta nella vita, con un 2,2% degli intervistati che dichiara invece di servirsene “frequentemente” (più volte nel corso dello stesso mese). Singolare la stratificazione su base regionale, con il consumo maggiore per queste sostanze che si registra in Lombardia e nel Nord Est del Paese, con volumi anche 4 volte superiori rispetto alle regioni del Sud Italia.

    Per il consumo di cannabis non si segnalano percentuali in crescita, al contrario del gioco d’azzardo che, malgrado i divieti di accesso ai minori, raggiunge uno dei livelli più alti di sempre: hanno “giocato” 6 ragazzi su 10, mentre un 11,1% degli intervistati manifesta una condizione definibile “a rischio” o “problematica”. Su questo versante le parti sono invertite, con gli studenti potenzialmente a rischio che risultano una percentuale più di tre volte superiore rispetto alle studentesse: il 16,4%, contro il 5,2%.

    Passando all’ alcol, il 76% degli studenti ne ha fatto uso nell’ultimo anno,  ritenendolo un elemento-base nei contesti di socializzazione. Il risultato è che si assiste all’abbassamento dell’età media  della prima intossicazione alcolica, che interessa gli adolescenti già  a partire dai 14 anni. Dove si registra un delta di genere è nell’uso degli energy drink, prevalentemente a consumo maschile.

    Ambivalenti i dati sul tabacco, che mostrano un progressivo abbandono della sigaretta combusta, abitudine duramente colpita durante il Covid ma ora in lieve ripresa, con un 39,2% degli intervistati che dichiarerebbe di servirsene almeno una volta all’anno.

    Cresce in modo più marcato l’uso della sigaretta elettronica e dei riscaldatori di tabacco, che nel 2024 sarebbero stati utilizzati dal 40% degli studenti, quota che fa realizzare nel 2024 una sorta di sorpasso degli nuovi strumenti rispetto ai prodotti a combustione tradizionali. A livello di genere, le studentesse si dimostrano le consumatrici più assidue: fumano il 43,7% del campione rispetto al 36,5% degli studenti.

    ARTICOLO 32, agenzia di stampa iscritta in data 5 novembre 2025 al n. 116/2025 del Registro Stampa del Tribunale di Roma

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