di Redazione – Il nuovo Rapporto di OMS Europa “Child and youth mental health in the WHO European Region. Status and actions to strengthen quality of care” ( IL REPORT), lancia l’allarme: nei 53 paesi europei un bambino o un adolescente su 7 manifesta un disturbo mentale. In 15 anni i casi sono aumentati di oltre un terzo.

Questo Rapporto rappresenta il primo tentativo organico di mappare il disagio della prima infanzia e degli adolescenti, e denuncia la scarsità dell’offerta terapeutica e l’impreparazione della maggioranza dei paesi: servizi socio-sanitari sotto finanziati e disomogenei, non in grado di intercettare le diverse forme di disagio che interessano giovani e giovanissimi. Il 25% dei paesi europei non si è dotato di servizi specifici e non ha varato normative ad hoc. Gli psichiatri infantili sono in media solo 1 per 76.000 bambini e adolescenti. La situazione si presenta più grave per le giovani tra i 15 e i 19 anni: una su quattro presenta disturbi mentali. Questi disturbi in alcuni casi producono, nel tempo, veri e propri drammi: il suicidio rappresenta la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni.
L’OMS Europa propone 9 linee di intervento che i 53 paesi del Vecchio Continente dovrebbe avanzare per intervenire sulle fragilità delle più giovani generazioni e mettersi in grado di produrre offerte socio sanitarie più adeguate e atte ad intercettare le tante fragilità degli adolescenti:
- sviluppare piani e legislazioni nazionali coordinati;
- introdurre incentivi e finanziamenti per migliorare la qualità dei servizi;
- fissare standard, protocolli e linee guida cliniche comuni;
- promuovere un miglioramento continuo della qualità;
- ridisegnare i modelli di servizio attorno ai bisogni di bambini, giovani e caregiver;
- coinvolgere famiglie e comunità nei processi decisionali;
- potenziare e formare il personale sanitario;
- misurare gli esiti clinici e sociali;
- condividere esperienze e buone pratiche tra Paesi.

